Villa Balbianello

Villa del Balbianello

Villa del Balbianello si trova su un promontorio boscoso e offre viste incantata sul Lago di Como.

La residenza del -Balbiano- nacque come abitazione della nobile famiglia dei Giovio, e nel 1787 fu acquistata dal cardinale Angelo Maria Durini che comprò anche il promontorio di Lavedo.
Sulla piccola penisola, dove già sorgeva un convento francescano ed una chiesetta dedicata a San Giovanni, il cardinale, attratto dall’incomparabile vista, da una parte della Tremezzina, dall'altra del bacino verso l'Isola Comacina, ribattezzati da lui rispettivamente golfo di Venere e golfo di Diana, fece costruire un elegante loggiato affiancato da due saloni, una biblioteca e la sala della musica.

La villa e il giardino furono arricchiti dai successivi proprietari.

Nel XIX secolo Luigi Porro Lambertenghi, patriota milanese antiaustriaco, divenne il nuovo proprietario e ospitò fra i tanti anche Silvio Pellico, come precettore dei suoi figli, il quale, pochi anni più tardi, appena rientrato dal lago fu arrestato e poi incatenato allo Spielberg.
Successivamente appartenne al marchese Giuseppe Arconati Visconti, la cui moglie vi ricevette Berchet, Giusti e Manzoni. Posseduta nel 1919 dagli americani Ames, la villa fu acquistata nel 1974 dal conte Guido Monzino, che restaurò l'edificio e il giardino, riarredò le sale con mobili inglesi e francesi, e vi collocò le sue numerose collezioni d'arte, l'importante biblioteca, i cimeli e i ricordi delle proprie imprese, in particolare quella al Polo Nord, raggiunto nel 1971 con una slitta trainata da cani, e la prima ascensione italiana all'Everest nel 1973. Nel 1988, ha lasciato il Balbianello in eredità del FAI, Fondo per l'Ambiente Italiano, con una dotazione di due miliardi per consentire futuri interventi di manutenzione.

Villa del Balbianello è aperta tutti i giorni tranne i lunedì e i mercoledì non festivi, dalle 10.00 alle 18.00.

Ultimo ingresso alla Villa: 16:30.
Ultimo ingresso al Giardino: 17:15.

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